Focus sulle retribuzioni

di Chiara Basciano

1 Giugno 2017 11:30

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Gap di genere e divario Nord-Sud, ma le retribuzioni mostrano dati positivi.

Torna il Rapporto sulle Retribuzioni di OD&M Consulting, società di GiGroup, giunto alla sua XXIIIa edizione, fornendo un panorama positivo per quanto riguarda lo stipendio medio degli italiani.

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Secondo il Rapporto infatti si riconferma il trend positivo che aveva caratterizzato già il 2016, evidenziando un incremento diffuso degli stipendi, ma con particolare riferimento a Quadri ed Impiegati. Andando a guardare i numeri presenti nel Rapporto si nota che i Quadri hanno raggiunto i 58.900 euro di Retribuzione Totale Annua con un aumento del 3,1% rispetto al 2015, gli Impiegati i 30.913 euro, con un aumento pari al 2,1%, i Dirigenti i 127.897 euro, con un aumento del 1,9%, gli Operai i 26.351 euro, con un aumento di 1,1%.

Ad incidere positivamente sulle retribuzioni giungono anche benefit e servizi di welfare aziendale, che fanno aumentare dal 18% al 21% le retribuzioni, in particolare per quanto riguarda i Dirigenti. Inoltre il Rapporto punta il dito contro le differenze di genere presenti sui posti di lavoro, tanto che la differenza tra le retribuzioni del 2016 di uomini e donne è di 11.000 euro per i Dirigenti, 5.500 euro per i Quadri, 3.800 euro per gli Impiegati, 2.650 euro per gli Operai.

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Per quanto riguarda le differenze regionali si evidenziano ancora una volta le differenze tra Nord e Sud, basti pensare che nel 2016 in Italia un dirigente di un’azienda del Nord Ovest ha guadagnato, in termini di retribuzione totale annua, circa 6.300 euro in più di un suo omologo operante al Sud o nelle Isole. Tra i settori considerati privilegiati per l’aumento degli stipendi spiccano Banche e società finanziarie e Abbigliamento & Moda per i Dirigenti e Quadri, seguite dalle Assicurazioni  nel caso dei Dirigenti e da Farmaceutica per i Quadri.

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Simonetta Cavasin, Amministratore Delegato di OD&M Consulting commenta così i dati del Rapporto «Oltre alla componente variabile stanno assumendo sempre più importanza i piani di Welfare e i benefit che le aziende forniscono ai dipendenti e che diventano una vera e propria componente della retribuzione. E’ importante, quindi, che le aziende ragionino in ottica di Total Remuneration, non soffermandosi solo sulla componente monetaria della retribuzione, che rimane, comunque, importante come parte più consistente del compensation mix, ma considerando anche tutte quelle componenti non monetarie che finiscono per generare, anche se non direttamente, reddito. In uno scenario positivo di crescita generalizzata, che interessa soprattutto la Media Impresa e che vede dei segnali positivi anche dal Sud Italia, non sono, tuttavia, da sottovalutare le differenze di genere che rimangono ancora considerevoli e che sono determinate da una differenza a livello di retribuzione fissa».

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