Il processo di selezione diventa ancora più complesso e delicato se finalizzato all’assunzione di nuovi potenziali top performer, talenti qualificati sui quali ricadono notevoli aspettative da impiegare in ruolo chiave.
=> Il colloquio di lavoro svelato
Per essere certi di identificare un vero talento da leader tra tutti i candidati, è preferibile sfruttare al meglio il momento del colloquio per porre alcune domande ritenute rivelatrici, quesiti che possono davvero fare la differenza. Eccone quattro da ritenere strategici:
1. “Descrivi un episodio in cui sei stato in grado di garantire il pieno interesse verso un progetto che si è protratto a lungo nel tempo”. Lo scopo è verificare il livello di grinta, ambizione ed entusiasmo del candidato, così come la sua capacità di perseverare per conquistare un obiettivo.
2. “Ti definiresti indipendente?”. Assumere una risorsa che necessita di costante controllo e monitoraggio si rivela controproducente, mentre concedere autonomia e fiducia garantisce maggiore successo se queste sono riposte nella persona giusta.
3. “Quali sono le competenze e punti di forza da migliorare nei prossimi cinque anni?”. Questa domanda consente di scoprire eventuali debolezze e lacune, ma anche di capire se chi si ha davanti ha a cuore il suo sviluppo professionale e personale.
7. “Come si fa a conquistare un buon equilibrio tra vita privata e lavoro?”. In un top performer non si deve ricercare il desiderio di strafare e di lavorare senza sosta, ma la capacità di rendere al meglio sapendo dosare al meglio le energie.
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