Cresce la richiesta di competenze nel settore digitale, un valore aggiunto per le aziende costantemente a caccia di professionisti ICT. Lo sottolinea il rapporto stilato dall’Osservatorio delle Competenze Digitali realizzato da Aica, Assinform, Assintel e Assinter Italia, promosso da Miur e AgID.
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In occasione della presentazione del report è stato siglato un nuovo accordo per favorire la formazione nel digitale e attraverso una proficua collaborazione anche con il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (Cini).
Se nelle facoltà a indirizzo informatico cresce l’interesse verso l’apprendimento di nozioni legate alla Cybersecurity, ai Big Data e in misura minore non al Cloud, negli indirizzi non legati al comparto ICT le competenze digitali sono pressoché ignorate nella metà dei 4.362 corsi di laurea attivi.
Le aziende faticano a reperire: Responsabile Sistemi Informativi, Ict security manager e Project manager. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, invece, si cercano risorse specializzate per gestire al meglio le innovazioni più recenti legate all’Identità digitale SPID, al servizio PagoPA e al Fascicolo sanitario elettronico.
Il rapporto sottolinea come, nel triennio 2016-2018, saranno complessivamente 85mila i nuovi posti di lavoro nel settore.
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