Il trasferimento avviene quando per volontà oppure richiesta si cambia sede di lavoro.
Trasferimento non motivato? Legittimo il rifiuto del dipendente
Naturalmente il trasferimento di lavoro non è un alternativa che può sempre essere attuata da un datore di lavoro, il trasferimento deve avvenire seguendo delle regole ben precise emesse dalla legge. L’art. 2013 c.c. specifica infatti che il trasferimento avviene solo in presenza di “comprovate ragioni tecniche organizzative o produttive”. Più precisamente il datore di lavoro deve dimostrare l’inutilità di tale dipendente nella sede di provenienza, la necessità della presenza di quel dipendente, con la sua particolare professionalità, nella sede di destinazione, la serietà delle ragioni che hanno fatto cadere la scelta proprio su quel dipendente e non su altri colleghi che svolgano analoghe mansioni. Nel caso in cui le condizioni per il trasferimento non siano presenti, diventa automaticamente illegittimo e può essere annullato dal pretore del lavoro. Il datore di lavoro prima del trasferimento, deve mettere a conoscenza il dipendente per iscritto.
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