Essere reperibili fuori il lavoro

di Francesca Vinciarelli

23 Giugno 2017 08:00

logo PMI+ logo PMI+
Essere reperibili fuori il lavoro e anche in ferie, ecco i limiti e le regole.

Le ferie, come il tempo dopo la fine dell’orario di lavoro, spettano di diritto al lavoratore per riposarsi e recuperare le proprie energie, ma in alcuni casi può essere presente il vincolo di reperibilità.

Reperibilità nei festivi e danni alla salute

Nello specifico si parla della richiesta da parte del datore di lavoro, verso un dipendente, di essere sempre disponibile per eventuali chiamate. Ma nel dettaglio consistente nell’obbligo del lavoratore di porsi in condizioni di essere prontamente rintracciato. L’istituto della reperibilità è configurato come un prestazione differente da quella del lavoro, si parla quindi di una prestrazione strumentale ed accessoria, per questo il datore di lavoro è obbligato a riconoscere uno specifico compenso aggiuntivo alla normale retribuzione. Ricordando che essere sempre collegati anche fuori dall’ufficio sia per richiesta e sia per volontà, può danneggiare la salute. Non è un caso che molti paesi si stanno mobilitando per sospendere la comunciazione sugli smartphone fuori l’orario di lavoro, ovviamente per le professioni che consentono la disconnessione. In Italia il disegno di legge sul lavoro agile, approvato dalla commissione in Senato, prevede l’esplicito diritto alla disconnessione. Tutto questo è importante sia per tutelare i lavoratori durante la propria vita privata e sia per il percorso sul luogo di lavoro.

Fonte: Shutterstock