Odiare il capo è semplice, soprattutto in periodi di stress e stanchezza, ma conosciamo meglio le varie tipologie che potrebbero esserci sul lavoro.
Come cambia il rapporto datore-dipendente
Non esiste il capo buono ed il capo cattivo, ci sono elementi molto più ampi e complessi per spiegare il ruolo e il tipo di capo. Ci sono tipologie che per carattere o per il prorio percorso lavorativo tendono ad essere peggiori, o comunque i più difficili da incontrare. Il capo è colui che dovrebbe ricoprire il suo ruolo in modo professionale e sopratutto essere presente e andare incontro al gruppo di lavoro che gestisce, comportamenti contrari creano problematiche ai dipendenti ma anche alle aziende. Ma purtroppo non sempre è la realtà e si vive al contrario un vero e proprio rapporto basato sulla paura e la sottomissioni. Il classico è proprio il capo tiranno, una tipologia che cerca ad ogni costo di intimidire i dipendenti, imponendosi con cattivi modi e non lasciando mai spazio al proprio gruppo lavoro.
Confidarsi con il proprio datore di lavoro
Ma spesso la “cattiveria” come la poca fiducia si cela anche dietro capi più disponibile e amichevoli. Come accade infatti con il capo amico nemico, colui che da confidenza, si comporta come un buon amico ma al momento opportuno incolperà i dipendenti dei suoi errori e in alcuni casi anche sfruttando il lavoro dei dipendenti per raggiungere i suoi obiettivi. Oppure dietro colui che si dimostra apparentemente comprensivo, ma dopo aver richiesto anche l’impossibile non sarà disponibile e non prenderà mai le difese per nessuno. Ma per finire si può parlare del più complesso, colui difficile da comprendere nonché il doppio giochista, questo perché si passa ad avere avanti qualcuno che può essere solare e sempre pronto a incoraggiare i dipendenti e l’attimo dopo diventare scontroso e irritabile. Il capo va comunque sempre rispettato anche se sono presenti delle tutele per i dipendenti e dei limiti per il capo, questo è importante per mantenere i rapporti sempre in un livello di rispetto e professionalità.
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