Ci sono persone con cui fin da subito si crea un clima di tensione. In questi casi si tende subito a dare la colpa all’altro, descrivendolo come una persona dal carattere difficile, ma prima di cadere in facili stereotipi è bene fare un passo indietro e cercare di capire se si può fare qualcosa per cambiare le cose. Se si è costretti a lavorarci insieme è bene farlo nel migliore dei modi.
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Anche se all’inizio ci si sforzerà bisogna sempre cercare di ascoltare l’altro, ponendosi con la mente sgombra da pregiudizi. L’atteggiamento non deve essere mai accusatorio, l’altro deve capire che si sta cercando una soluzione condivisa e non deve sentirsi sotto attacco. Per ogni persona ci sarà un tipo di comunicazione che funziona meglio ma la cosa che fa breccia con tutti è l’empatia.
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Cercare di capire davvero le ragioni dell’altro ci permette di metterci in discussione e di aprire delle porte chiuse. Bisogna affrontare l’altro quando ci si sente pronti, mai come conseguenza di qualcosa di negativo, altrimenti si andrà certamente verso uno scontro. Per questo è bene scegliere il momento giusto, quando ci si sente sereni e determinati. All’inizio ci vorrà di certo una certa distanza, anche fisica, per analizzare le cose in maniera lucida e non tentare un atteggiamento ruffiano, se è vero che bisogna essere empatici è anche vero che non bisogna mostrarsi deboli o assertivi.
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Si tratta di trovare un giusto equilibrio nella comunicazione, raggiungibile però solo nel momento in cui ci si sente davvero pronti ad affrontare la persona ritenuta di cattivo carattere, sono molte le strategie che possono essere utilizzate, l’importante non è che tale persona diventa la nostra migliore amica ma che si riesca a trovare un modo per fare andare bene il lavoro.
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