Ancora difficoltà per la crescita professionale delle donne che vedono la carriera ostacolata dai pregiudizi presenti in azienda. A far un ritratto della situazione è la ricerca condotta da BCG per Valore D. Secondo i dati acquisiti infatti le donne lamentano una scarsa attenzione nei confronti della loro carriera.
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Nel dettaglio il maggior ostacolo è visto nella cultura aziendale, per il 48% degli intervistati, seguito da poca attenzione per la crescita professionale, per il 26% e dagli impegni familiari (23%). In quest’ottica il lavoro agile non si dimostra essere una soluzione, mentre una nuova strada potrebbe essere intrapresa grazie ad alcune azioni mirate.
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Sempre secondo BCG e Valore D sono quattro le cose che si possono fare. Adattare il processo di selezione per attrarre talenti femminili, creare trasparenza nella cultura aziendale e misurare il successo del cambiamento culturale, incoraggiare le donne a pensare in modo attivo al proprio percorso professionale e promuovere meccanismi di flessibilità del lavoro e Smart Working.
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Gli ostacoli analizzati nel dettaglio sono così avvertiti. La resistenza culturale intesa come cultura interna (16%), limitata flessibilità dei modelli organizzativi (15%), mancanza di role model da seguire (10%), modelli di leadership premianti riconosciuti (7%). Gli scarsi aiuti alla crescita professionale si coniuga in mancanza di chiari percorsi di carriera (15%), un atteggiamento poco proattivo da parte delle donne stesse (8%) e l’eccessiva specializzazione (3%). Affrontare ogni singola problematica significa trarre vantaggio da un maggior coinvolgimento di donne motivate e professionali.
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