Una pubblicità negativa può rendere vani gli sforzi che un’azienda compie al fine di attirare candidati qualificati. Lo rivela un’indagine promossa da CareerBuilder, ricerca che sottolinea come oltre il 70% dei lavoratori interpellati non vorrebbe essere assunto da un datore di lavoro protagonista di una “recensione” poco lusinghiera. Il sondaggio, inoltre, mostra come la tendenza a non prendere in considerazione un’offerta professionale caratterizzi soprattutto le candidate donne. I datori di lavoro intervistati, inoltre, confermano le conseguenze negative di una pubblicità negativa dal punto di vista della selezione dei candidati.
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Allo stesso tempo, tuttavia, esattamente come un calo della reputazione aziendale rischia di allontanare i talenti anche la diffusione di una notizia positiva è in grado di sortire l’effetto opposto: le aziende che hanno potuto contare sulla condivisione di notizie positive attraverso i media hanno ottenuto non solo un aumento delle candidature – sia spontanee sia in risposta agli annunci pubblicati – ma anche un aumento dell’impegno dei dipendenti già attivi.