Selezione: come influisce la reputazione aziendale

di Teresa Barone

Pubblicato 25 Luglio 2017
Aggiornato 26 Aprile 2018 11:18

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La diffusione di notizie poco lusinghiere per le aziende rende difficile la selezione dei talenti.

Una pubblicità negativa può rendere vani gli sforzi che un’azienda compie al fine di attirare candidati qualificati. Lo rivela un’indagine promossa da CareerBuilder, ricerca che sottolinea come oltre il 70% dei lavoratori interpellati non vorrebbe essere assunto da un datore di lavoro protagonista di una “recensione” poco lusinghiera. Il sondaggio, inoltre, mostra come la tendenza a non prendere in considerazione un’offerta professionale caratterizzi soprattutto le candidate donne. I datori di lavoro intervistati, inoltre, confermano le conseguenze negative di una pubblicità negativa dal punto di vista della selezione dei candidati.

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Allo stesso tempo, tuttavia, esattamente come un calo della reputazione aziendale rischia di allontanare i talenti anche la diffusione di una notizia positiva è in grado di sortire l’effetto opposto: le aziende che hanno potuto contare sulla condivisione di notizie positive attraverso i media hanno ottenuto non solo un aumento delle candidature – sia spontanee sia in risposta agli annunci pubblicati – ma anche un aumento dell’impegno dei dipendenti già attivi.