Il leader che sa motivare

di Chiara Basciano

6 Settembre 2017 11:00

logo PMI+ logo PMI+
Essere un buon leader significa valorizzare ogni singolo talento presente in azienda.

Come ogni buon leader sa il successo della propria azienda è strettamente connesso a quanto i talenti si sentono coinvolti nella stessa. Per far sì che questo accada è necessario che i dipendenti si sentano parte dell’azienda sia dal punto di vista emotivo che pratico. Se è vero che sta al reparto delle risorse umane aiutare i dipendenti a sentirsi soddisfatti è anche vero che il leader stesso deve essere coinvolto.

=> Vai a sette modi per favorire l’engagement

Per procedere in modo regolare è bene che ogni singolo dipendente capisca gli obiettivi aziendali e che si senta in sintonia con essi. Il leader deve avere tutto sotto controllo ma deve anche saper delegare, per questo la scelta dei manager di linea, che sono in diretto contatto con i singoli reparti, si presenta tanto delicata.

=> Leggi come creare engagement

I rapporti devono essere impostati nel modo più trasparente possibile, evitando tensioni e permettendo ad ogni singolo individuo di esprimere le proprie perplessità e le proprie idee. Fare da guida infatti non significa imporre il proprio punto di vista ma farlo capire ai dipendenti. Inoltre le aspirazioni ad essere leader possono trovarsi in ogni individuo, per questo non soffocare tali velleità, ma ispirare i dipendenti non potrà che dare benefici all’azienda.

=> Scopri chi crea engagement

Una volta messe in atto tutte le misure necessarie per valorizzare i dipendenti e far sentire parte attiva ognuno sarà bene tenere sotto controllo l’andamento, utilizzando tecniche per misurare il coinvolgimento ed eventualmente aggiustare il tiro.

Fonte immagine Shutterstock