Saper dire grazie

di Chiara Basciano

6 Settembre 2017 12:00

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Inviare una lettera di ringraziamento dopo il colloquio può costare un posto di lavoro.

Dopo un colloquio di lavoro si possono fare molte cose. Stare fermi ad aspettare, farsi vivi per avere novità o semplicemente mandare una lettera di ringraziamento. Se la cosa può apparire strana basti sapere che in realtà è pratica comune, soprattutto nel mondo anglosassone. Le lettere di ringraziamento però pur essendo un modo per mantenere un contatto e far sì che si ricordino di noi possono costare un posto di lavoro.

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Basta fare un piccolo errore infatti per entrare nella lista nera. La lettere di ringraziamento infatti deve essere corta, giusto una frase per ringraziare, e non deve dilungarsi sui dettagli. Dall’altro lato però non deve apparire informale, non deve dare l’impressione di essere generica e standard, per questo è bene inserire qualche piccolo dettaglio, anche solo citando il lavoro per cui si è stati selezionati per il colloquio.

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Non deve mai e poi mai contenere errori. È buona prassi rileggere ciò che si è scritto per evitare anche eventuali errori di battitura. Nel caso in cui il colloquio è stato informale potrebbe esserci la tentazione di mantenere un tono scherzoso, anche questo però non va bene, non sta al candidato cercare di essere subito in confidenza ma bisogna mantenersi professionali.

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Infine non bisogna attendere troppo tempo nell’inviarla, se si aspetta una settimana non ha senso, se invece si decide di inviarla bisogna farlo entro 24 ore.

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