Il lavoro non si trova e le richieste delle aziende sono tante, per questo i futuri lavoratori si arrangiano come possono, ma spesso alcuni errori possono essere dannosi.
Curriculum Vitae: falsificarlo è reato
La pratica più diffusa è infatti quella di falsificare il curriculum, le modalità sono varie e possono riguardare le proprie competenze come capacità avanzate in lingua straniera o nell’uso del computer, chi modifica le date o ancora il livello di esperienza nei passati lavori. Ma oltre ciò che viene modificato ed inventato è importante capire se questa operazione fa bene al proprio lavoro ma anche all’azienda. La risposta ma anche la motivazione è purtroppo più che ovvia, no non fa bene. Infatti mentire va a creare apparentemente delle conoscenze e capacità che non ci sono, questo per il dipendente significa trovarsi davanti lavori che non si ha la capacità di affrontare e per l’azienda puntare soldi e tempo su un candidato non adatto, per questo falsificare il curriculum NON è la giusta scelta.
Come capire se il candidato ha mentito nel curriculum
Ma il problema è però più grande di ciò che si pensa, infatti potrebbero esserci delle Conseguenze dal punto di vista Legislativo, il tutto può variare da dove si deve inviare il curriculum, ad esempio è più grave se si deve partecipare ad un Concorso Pubblico ed è necessario inviarlo ad una Pubblica Amministrazione o ad un’Ente Pubblico. Ma si parla nel dettaglio del reato relativo a false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie (Art. 496 codice di procedura penale).
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