Uffici individuali intervallati da sale riunioni, immensi spazi open space privi di separatori e di privacy: quale ambiente di lavoro è più produttivo? Quale invece crea disagio e alimenta stress?
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Un recente sondaggio promosso da Robert Half ha messo a confronto le opinioni dei responsabili delle risorse umane con le considerazioni dei dipendenti e le disparità non mancano.
Se per i primi gli open space rappresentano una scelta molto condivisa e mirata a favorire la collaborazione, per i secondi esistono altre soluzioni che possono incentivare maggiormente impegno e lavoro di squadra: per il 69% degli intervistati, infatti, è proprio una combinazione di spazi privati e aree pubbliche a rappresentare la soluzione più collaborativa.
Gli esperti della Robert Half, inoltre, sottolineano come l’impostazione dell’ufficio e dell’ambiente lavorativo può rappresentare un fattore decisivo nella valutazione di una proposta di lavoro agli occhi di un candidato.
Ogni spazio, inoltre, si caratterizza per aspetti positivi e negativi: se gli uffici totalmente privati agevolano la privacy non si può negare che i costi siano decisamente elevati, mentre allestire delle “cabine” semi-private può favorire la comunicazione spontanea anche se rischiano di compromettere la concentrazione dei colleghi che lavorano vicino.
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