Il passaggio decisivo

di Francesca Vinciarelli

13 Settembre 2017 08:00

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Tra studio e lavoro, passaggio lungo, complesso e non sempre soddisfacente, ecco come lavorano e quanto gudaganno i neo laureati.

La situazione Italiana per quanto riguarda gli stipendi è in parte critica, per i neolaureati il problema si sente e in maniera considerevole.

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Secondo diversi studi, interviste e il calcolo dei dati raccolti i neolaureati, delle più svariate categorie, anche dopo tre anni di lavoro gudagnano sotto o leggermente sopra i 1000 euro al mese. Ma il problema non è solo lo stipendio, anche perché secondo Alma Laurea nel 2016, tre anni dopo aver preso il titolo, il 18% dei laureati magistrali italiani non lavorava proprio. Ma se si parla invece di retribuzione la situazione non è certo migliore, i neo-laureati in discipline come psicologia e storia dell’arte anche cinque anni dopo la laurea superano appena i mille euro al mese. In altre e più ricercate classi di ingegneria si parte invece da circa 1.500 euro. Ma comunque in molti campi, gli stipendi degli italiani sotto i trent’anni restano fra i più bassi d’Europa. Solo quelli spagnoli risultano spesso minori, in particolare in chi si occupa di commercio o attività immobiliari.

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Ma bisogna dire che il percorso universitario è una scelta che migliora non solo l’aspetto culturale ma anche quello mentele e spesso si trasforma anche in una lezione prettamente caratteriale, si superano ostacoli, esami ed anche difficoltà. Per molti è il salto definitivo per l’indipendenza e per la crescita, per altri è l’avvicinarsi verso il proprio sogno. Con tutte le negatività presenti oggi sul lavoro rimane comunque un percorso importante, anche se i tempi sono cambiati. Infine bisogna sapere che serve impegnarsi molto anche dopo la laurea con corsi di aggiornamento, informazione e tutto quello che può completare al meglio la figura professionale che si vorrà andare ad occupare.

 

Fonte: Shutterstock