Il momento di pausa

di Francesca Vinciarelli

18 Settembre 2017 09:00

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Pause sul lavoro, obbligatorie ed essenziali per il dipendente, ecco quante.

Intervalli obbligatori per i dipendenti, ecco nello specifico di cosa si parla.

Obblighi aziendali

Prima di tutto bisogna dire che se si lavora più di 6 ore devono essere presenti degli intervalli, dove la modalità e durata sono stabilite dai contratti collettivi di lavoro. Gli obblighi aziendali per salvaguardare la salute dei dipendenti al pc sono scritti nell’articolo 1 della legge 123/2007. Ciò comprende l’obbligo da parte dei lavoratori di tutelare i dipendenti che passano tutte le ore lavorative al computer. In primis devono esserci interruzioni di un quarto d’ora, ogni due ore di lavoro, l’interruzione dal lavoro può comprendere o una pausa o un cambiamento di attività. Se si hanno altre problematiche personali, si può presentare un certificato medico, dove si richiede al datore di lavoro di stabilire pausa temporanea individuale e quindi con diverse modalità di durata in confronto agli altri lavoratori. Tale obbligo è necessario per salvaguardare la salute dei dipendenti, dunque non è possibile accumulare le ore, ed utilizzarle per altri scopi. Inoltre la pausa minima di 10 minuti non si applica a tutti i lavoratori, sono esclusi:

  • dirigenti, personale con funzioni direttive o avente un autonomo potere decisionale;
  • collaboratori familiari;
  • telelavoratori e lavoratori a domicilio;
  • lavoratori mobili.

Questo perché l’orario di lavoro non può essere predeterminato, la pausa minima si applica ai lavoratori adibiti a mansioni discontinue o di semplice attesa. Infine il diritto alla pausa minima prevista dalla normativa è irrinunciabile e non può essere monetizzato.