Lo stipendio utilizzato per recuperare il credito, ma nel dettaglio si parla del pignoramento dello stipendio.
I cambiamenti della retribuzione
Nello specifico è un provveddimento esecutivo utilizzato per recuperare il credito, nei confronti del contribuente debitore, esistono due modalità riguardante tale procedura. Nel primo caso si parla del pignoramento prima che la retribuzione venga corrisposta al dipendenti, quindi ancora presente sul conto corrente dell’azienda fino a un massimo di 1/5, calcolato sul netto della retribuzione, e cioè dopo le trattenute di legge imposte e contributi. Nel secondo caso si parla della retribuzione già depositata sul conto corrente del dipendente, in questa eventualità ci sono però maggiori limiti che però non è sempre uguale in quanto è strettamente correlato alla misura dell’assegno sociale previsto in un determinato anno, poi si parla di un limite massimo pignorabile pari al triplo dell’importo dell’assegno sociale dell’anno in corso.
La ricchezza finanziaria degli Italiani
Infine è importante specificare che esistono dei limiti che si basano secondo il totale dello stipendio, divise per i stipendi fino a 2.500 euro con quota pignorabile di 1/10, proseguendo per i stipendi tra 2.500 e 5mila euro con il limite massimo pignorabile di 1/7 e terminando con gli stipendi oltre i 5mila euro con il limite massimo pignorabile di 1/5.
Fonte: Shutterstock