Il leader empatico

di Chiara Basciano

5 Ottobre 2017 11:00

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Una caratteristica che aiuta a guidare i dipendenti e a migliorare il benessere aziendale.

Il manager si trova ogni giorno a relazionarsi con tante persone diverse, ma se ciò dovrebbe aiutarlo a sviluppare una maggiore comprensione degli altri e a migliorare l’empatia invece accade spesso il contrario.

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Da un lato essere concentrati sui dati e sulle strategie da adottare non aiuta a pensare al lato umano e dall’altro la posizione di potere fa perdere l’attenzione per le necessità altrui. Eppure una delle caratteristiche principali di ogni grande leader è l’empatia. Essa si dimostra mostrando attenzione nei confronti dei dipendenti e dei partner, prendendosi sempre del tempo per guardare negli occhi gli altri, andando oltre le mere necessità legate al lavoro.

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L’empatia permette loro di stabilire una connessione e di fare da guida per il team, consapevoli del fatto che la leadership appartiene al mondo del lavoro ma non deve far parte delle relazioni umane, in una sorta di schizofrenia positiva. Il leader empatico sta che gli obiettivi si possono raggiungere solo attraverso le persone e il loro impegno, per questo lavora sulla soddisfazione di ognuno. Per chi non ha caratteristiche innate di empatia però non è difficile acquisirle, basta sapersi fermare, ascoltare gli altri e curare i rapporti umani, consapevoli del fatto che il mondo del business corre veloce ma ogni tanto è bene scendere dalla giostra per dedicarsi al benessere dei dipendenti.

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