Tecnologia e fattore umano

di Chiara Basciano

19 Ottobre 2017 11:00

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Non dimenticare il fattore umano nel mondo del business.

L’impatto della tecnologia sul business dovrebbe portare ad una maggiore produttività e ad una semplificazione delle routine. Questo accade nella maggior parte dei contesti in cui l’adozione della tecnologia è stata fatta secondo criteri logici e pratici, ma non sempre la tecnologia aiuta a sviluppare l’azienda.

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I marchi che hanno a che fare con i desideri della gente e le loro complessità tendono infatti a giudicare la tecnologia come una barriera tra azienda e cliente medio. Chris Witeck, Principal Technology Strategist presso Citrix evidenzia questa complessità in un suo recente studio. Secondo Witeck infatti la tecnologia non deve portare a trascurare il fattore umano, altrimenti potrebbe diventare controproducente.

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Non tutto infatti può essere trasformato in numeri, e se i dati permettono di capire il target del cliente a cui ci si vuole riferire non sostituiranno mai la complessità del fattore umano. Per questo è necessario non sottovalutare i punti vendita e il contatto diretto coi clienti, altrimenti si perderanno di vista le caratteristiche essenziali del proprio business.

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L’ambito medico o dell’educazione, per esempio, sono i primi a lamentare il distacco creato dalla tecnologia. Infatti dover trasformare pazienti ed alunni in dati allontana le persona. Medici ed insegnanti sottolineano il fatto che la tecnologia gli ha complicato la vita, impegnando molto tempo del loro lavoro in report digitali e non permettendo il quotidiano ed utile contatto con chi devono curare o istruire. Lo stesso vale per il mondo dei manager che rischia di allontanarsi sempre di più dal reale per finire in un imbuto virtuale.

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