Il potere di un leader non deriva dal suo status ma dal suo modo di essere, per tale motivo non è mai scontato. John French e Bertram Raven verso il 1959 hanno sviluppato la teoria del potere, per descriverne le basi e capire come agisce.
=> Scopri le fonti di potere
Nel dettaglio le basi individuate sono sei. Prima di tutto il potere riesce ad apparire legittimo, come se la persona che comanda fosse predestinata a farlo e non si potesse fare che obbedire. La ricompensa invece è ciò che vincola chi ha il potere e chi obbedisce, senza di essa quest’ultimo tende ad essere insofferente. La persona con il potere deve però essere esperta nel suo lavoro, dimostrando così la sua supremazia legittima.
=> Vai alla malattia del potere
Inoltre deve essere visto come un punto di riferimento per chi gli ruota intorno. Infine la coercizione è anche un sottile meccanismo presente nelle dinamiche di potere, di solito non evidente, ma capace di regolare la relazione tra gli individui in un contesto lavorativo. A queste cinque basi Rave aggiunse in un secondo momento la capacità di possedere le informazioni, base di chi vuole gestire il potere.
=> Leggi le competenze da leader
Il potere può avere tutte e sei le caratteristiche o anche solo una di esse, a seconda della personalità che lo esercita. Ogni leader deve essere capace di sviscerare il proprio modo di relazionarsi per capire quale di queste basi gli si addice maggiormente e, soprattutto, in quali occasioni utilizzarle.
Fonte immagine Shutterstock