La situazione lavorativa in Italia spaventa moltissimi lavoratori che decidono così di partire per una vita migiore.
Disoccupazione, io parto
Le speranza mancano e le persone sono stufe di vivere in una situazione precaria e dannosa, all’estero non è presente il mondo dei balocchi ma è si trova sicuramente una stabilità maggiore che invoglia a provare. Nel 2016 ben 124.076 persone sono espatriate, in aumento del 15,4% rispetto al 2015. I principali protagonisti sono i giovani tra i 18 e i 34 anni che caratterizzano una fetta importante di chi abbandona questo paese, ma non solo, infatti sono presenti anche coloro tra i 50 e 64 anni. Il numero dei residenti all’estero sono 4.973.942, l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia. Da sempre andare in un paese che si ritiene essere migliore del proprio è la scelta più comune, ma chiunque abbia riscontrato successo in tutto ciò, si è rimboccato realmente le maniche. L’errore più comune è quello di pensare di avere tutto e subito, per quanto la disoccupazione e tutte le problematiche legate al lavoro siano scarse, ciò non significa che non serva un minimo di pazienza e anche di adattamento. L’esperienza all’estero, se intrapresa nel giusto modo, può essere un arricchimento, sia personale che lavorativo ed inoltre può essere un grande aiuto per trovare lavoro quando si ritorna, se si ritorna, nel proprio paese.
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