Dietro la scelta di un dipendente di lasciare volontariamente l’azienda possono celarsi svariati motivi, tuttavia prima di salutarlo è bene approfondire alcuni aspetti della sua permanenza ponendogli alcune domande specifiche.
=> Le tecniche per valorizzare i dipendenti
Dalle sue risposte è infatti possibile capire com’è stato il suo percorso in azienda e reperire informazioni utili per fidelizzare i talenti, per fare in modo che il lavoro svolto e il clima aziendale siano in linea con le loro aspettative.
Ecco le domande da porre a un ex-dipendente.
«Il lavoro svolto è stato all’altezza delle tue aspettative?»
La risposta a questo interrogativo aiuta a capire se il dipendente ha avuto una buona impressione dell’azienda al suo ingresso, trovando un ambiente corrispondente a quello descritto nell’annuncio.
«Pensi che il tuo percorso si sia allineato ai tuoi obiettivi e ai tuoi interessi personali?»
Una domanda che aiuta a capire se il lavoro svolto ha coinvolto anche passioni e interessi personali oltre che professionali, favorendo il conseguimento di obiettivi non strettamente legati alla sfera lavorativa.
«Hai avuto le risorse e gli strumenti necessari per svolgere efficacemente il tuo lavoro?»
Un quesito fondamentale per capire se l’azienda mette a disposizione dei lavoratori tutto ciò che serve per lavorare in modo produttivo e limitare lo stress. Le risposte sono utili per programmare eventuali investimenti in formazione, strumenti informatici, nuove assunzioni.
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