La Legge di Stabilità 2017 ha messo in evidenza il ruolo centrale che deve avere il welfare nell’organizzazione aziendale, questa può essere un’opportunità di crescita per il business ed in particolare per il settore delle risorse umane.
=> Vai ai vantaggi del welfare
Contribuire al benessere dei lavoratori permette di creare un clima migliore ed appetibile ai vari talenti. Non si tratta quindi di un’imposizione creata solo per andare incontro alle esigenze dei dipendenti ma di un modo per dare vita ad un nuovo modo di pensare all’azienda, come posto di lavoro attento al benessere.
=> Scopri il welfare che piace agli italiani
Non si tratta si una novità ma è bene ancora una volta sottolineare il ruolo centrale del welfare nel contesto aziendale. I manager devono vedere in esso un modo per far crescere l’azienda e migliorarne i rapporti interni. L’attenzione nei confronti della salute e della genitorialità sono temi sempre molto caldi ma i dipendenti il più delle volte non si sentono rispettati, se le aziende si vedono costrette a cambiare ruolo, diventando luoghi più attenti ed accoglienti, allora il rispetto diventerà una cosa normale.
=> Leggi il welfare aziendale
Cosa fare in concreto è tutt’altro paio di maniche, la situazione infatti appare più complicata di quanto si potrebbe pensare, come sottolinea Andrea Plebani, Amministratore Unico di Intelco, lanciando un’allarme sulla gestione delle risorse umane «La gestione del welfare non può essere scollegata dal sistema HR, ma deve avere un riscontro diretto e immediato nel cedolino del dipendente, e poi nelle dichiarazioni annuali. Il bene e servizio scelto, inoltre, deve essere gestito in costo e contabilità. Se vengono trascurati questi aspetti, la complessità è destinata a crescere nel tempo, con l’aumentare del numero di persone che usufruiscono del welfare in azienda, fino ad arrivare a un punto critico».
Fonte immagine Shutterstock