Lo stipendio è il compenso che viene percepito a seguito delle mansioni svolte, per questo è fondamentale che l’azienda rispetti i tempi previsti dalla legge.
La retribuzione del tempo tuta
Molti datori di lavoro hanno però il vizio di pagare lo stipendio in ritardo danneggiando così il lavoratore, per il versamento dello stipendio esiste un termine e va rispettato, non farlo porta conseguenze all’azienda. Per i termini si parla di una differenza che viene stabilita dal proprio CCNL di riferimento, non si parla quindi di una norma generale e univoca, ma al contrario sono presenti diverse varianti. Anche se nello specifico solitamente gli standard, che sia pubblico o privato, sono il giorno 27 del mese, molte imprese si conformano alle disposizioni del CCNL, ma non tutti i CCNL stabiliscono una data precisa in cui corrispondere la retribuzione. In sintesti si può dire che per legge il limite massimo entro cui il titolare ha l’obbligo di versare lo stipendio è il giorno 10 del mese successivo, entro questa data il pagamento deve pervenire materialmente al lavoratore o al collaboratore. Infine è importante specificare che il datore di lavoro che non rispetta i termini per il pagamento può essere diffidato dal proprio dipendente, in tal caso ne seguirà appunto un decreto ingiuntivo oppure una conciliazione presso la Direzione del Lavoro.
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