Uno degli ostacoli principali nel mondo del lavoro di un manager è quello di riuscire ad agire solo per i problemi che si affacciano via via senza riuscire a mettere in atto una programmazione più su larga scala. Quando si mette in piedi un’azienda gli obiettivi futuri sono tutto, e consentono di avere una visione larga e completa. Ma nel quotidiano tutto ciò rischia di perdersi.
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Per evitare si cadere in questa trappola è necessario farsi di continuo delle domande. Un aiuto potrebbe venire da una programmazione del lavoro cadenzata, con delle pause che permettano una riflessione del punto in cui si è arrivati. Quando la mole di lavoro è molta ciò sarà più difficile, ma se si lascia passare troppo tempo riuscire a tessere le fila del proprio pensiero diventerà più complicato.
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Avere uno sguardo supervisore fa parte del ruolo del manager e quindi non ci si può sottrarre a questo compito. Per farlo bisognerà imparare a delegare i compiti più meccanici per rivolgere il pensiero agli obiettivi aziendali generali e al modo di farli crescere di continuo. Un altro dato importante è essere fedeli ai proprio valori. La coerenza è uno di questi. Se cambiare idea dimostra capacità di adattamento ci sono cose che invece non possono essere modificate.
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Le basi devono essere sempre quelle, il manager, per essere un leader, deve mostrarsi ferreo nelle proprie convinzioni ma non ottuso. Una guida forte che dimostra sicurezza e riesce a convincere i propri dipendenti.
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