Usare i dati psicografici

di Chiara Basciano

16 Novembre 2017 12:00

logo PMI+ logo PMI+
Capire la mente dei clienti per creare un marketing davvero personalizzato.

Per capire i clienti sono arrivati i Big Data a dare manforte, i brand hanno a disposizione molte informazioni che li riguardano, eppure manca sempre il pezzo più importante: lo loro psicologia. I dati demografici ci dicono tutto delle loro caratteristiche esterne, ma solo quelli psicografici ci aiutano a capirli davvero.

=> Scopri come definire i potenziali clienti

Purtroppo lo studio dei dati psicografici è molto complesso, richiede un lavoro costante ed approfondito, in cui bisogna mettere insieme i diversi pezzi per tracciare le linee guisa delle personalità dei singoli clienti. Ma i risultati che permette di ottenere sono di altissimo livello. Lo studio della psiche dei clienti può essere classificata in cinque fattori principali. Il primo è l’apertura mentale, seguono la coscienziosità, l’attitudine all’estroversione, l’amicalità e la stabilità emotiva, in inglese etichettati sotto l’acronimo OCEAN (Openness, Conscientiousness, Extraversion, Agreeableness, Neuroticism).

=> Leggi il cliente target

Esistono poi per ognuna di esse delle sottocategorie che vanno più in profondità, come per esempio, narcisismo, appartenenza, impulsività, stile decisionale. Per dare vita allo studio dei dati psicografici è necessario prima di tutto stabilire cosa si vuole scoprire dei clienti. In secondo luogo va scelta le tecnologia giusta per raccogliere ed elaborare i dati e in terzo luogo di devono studiare in maniera oggettiva per arrivare a conclusioni concrete, capaci di dare via ad un marketing che colpisca nel segno.

Fonte immagine Shutterstock