Le giornate di stanchezza

di Chiara Basciano

29 Novembre 2017 13:00

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Affrontare una giornata no nel migliore dei modi.

Ci sono momenti in cui la stanchezza mentale prevale. Giornate in cui solo l’idea di mettersi davanti ad un computer o al telefono fa venire la nausea. È bene sapere che questi momenti capitano a tutti. Dal top manager all’ultimo lavoratore arrivato.

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Questo non significa che il proprio lavoro non piaccia,  ma semplicemente che ci sono giornate no. Saperle affrontare senza scoraggiarsi è la strada giusta. È raro che ci si possa permettere davvero di non fare niente, ma sarebbe la cosa migliore da fare. Prendersi un momento solo per sé stessi anche solo per stare a casa a leggere un libro o fare un giro in centro o nella natura.

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Ma per chi non può permetterselo e in ufficio ci deve andare lo stesso è giusto non farsi deprimere dal pensiero. Ammettere che per un giorno non si ha voglia è umano, allora in questi caso si può chiedere supporto a chi ti sta accanto, essendo pronti a sostenere il collega il giorno in cui anche lui si troverà nella stessa situazione. Se il manager ha costruito un ambiente di lavoro cooperativo e soddisfacente non ci saranno problemi.

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Volare basso e fare il minimo indispensabile permetterà di rimanere produttivi senza però affaticarsi. Una volta svolte le mansioni essenziali si avrà il beneficio dell’essere riusciti comunque a portare avanti il lavoro, senza essersi persi in una giornate improduttiva anche se riposante. Essere adulti e professionisti seri significa riuscire a risolvere la situazione al migliore dei modi, senza agitarsi o cercare di nascondere le proprie piccole pecche.

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