La conoscenza della lingua inglese riveste un ruolo primario per favorire lo sviluppo economico e sociale, l’innovazione e la produttività di un Paese: lo rivela la nuova edizione di EF EPI, il report stilato dalla EF Educational First – organizzazione internazionale attive nel settore della formazione linguistica e dei programmi di scambio culturale.
=> Inglese, questo sconosciuto
Un documento – presentato a Londra presso la Camera dei Comuni del Parlamento – che rappresenta proprio l’indice di competenza nella lingua inglese a livello europeo e mondiale basato sui dati inerenti le prove sostenute da un milione di persone in 80 Stati cimentandosi nell’EF Standard English Test (EF SET), standardizzato e gratuito.
A livello mondiale la conoscenza lingua inglese si conferma come un valore aggiunto per promuovere esportazioni e investimenti, ma anche per favorire una qualità della vita migliore e un reddito maggiore.
A livello mondiale, l’Europa è il continente con il livello di inglese più alto, mente l’Italia si colloca al trentatreesimo posto della graduatoria generale, occupando tuttavia l’ultimo gradino della classifica UE. Se Genova è la città dove si parla meglio l’inglese, seguita da Bologna e Milano, a mostrare le competenze migliori sono i giovani tra i 18 e 20 anni.
«Nell’attuale economia globale, i benefici che derivano dalla conoscenza dell’inglese, hanno un impatto che supera ogni confine – sottolinea Thibaut Hardelay, Country Manager EF Italia. – Per questo, gli investimenti previsti dal sistema educativo per l’insegnamento dell’inglese in Italia devono continuare, sia nella formazione e aggiornamento dei docenti, che favorendo sempre più gli scambi culturali e le esperienze di soggiorno studio all’estero.»