La diversità in azienda rappresenta una risorsa per potenziare la produttività e per favorire proficui scambi di conoscenze, indispensabili per la crescita dell’impresa. In Italia il 71% delle aziende ha accolto dipendenti stranieri, prevalentemente provenienti da Romania e Albania ma anche Marocco, Polonia e Cina.
=> Agli ambienti di lavoro multietnici
Lo rivela una recente indagine promossa da Aidp, associazione dei direttori del personale, sottolineando come l’80% delle aziende non abbia messo in atto politiche specifiche per la gestione delle disparità sia culturali sia religiose o etniche, mentre per quanto riguarda le possibili problematiche nel 55% dei casi sono generate da difficoltà linguistiche, nel 65% dai conflitti tra colleghi e nel 49% da modi diversi di concepire lo stesso lavoro.
«Nel contesto italiano – cita il report – è ancora presente una visione parziale in merito alle differenze culturali, etniche e religiose. Il fatto che la differenza sia poco riconosciuta, o non volontariamente ricercata, non significa che essa non sia presente, che non debba essere gestita o che non possa rappresentare una risorsa per l’organizzazione».