Nel terzo trimestre del 2017 l’occupazione ha visto un incremento dovuto, prevalentemente, all’aumento dei dipendenti a tempo determinato. Una considerazione pubblicata dall’Istat che sottolinea anche come, invece, il lavoro a tempo indeterminato sia stabile e gli indipendenti siano invece in calo.
=> Mercato del lavoro e assunzioni: tutte le news
Per quanto riguarda i numeri della disoccupazione, il tasso resta stabile rispetto ai tre mesi precedenti e cala di 0,4 punti in confronto a un anno prima. Gli inattivi appartenenti alla fascia di età compresa tra 15 e 64 anni sono diminuiti di 300mila unità in un anno, mentre è stata riscontrato un maggiore ingresso nell’occupazione dei disoccupati, specialmente tra i giovani.
«Dal lato delle imprese – afferma l’Istat – si confermano i segnali di crescita congiunturale della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti pari all’1% sul trimestre precedente, sintesi della crescita sia dell’industria sia dei servizi. Del medesimo segno sono le variazioni delle ore lavorate per dipendente, che crescono rispetto al trimestre precedente (+0,4%) e su base annua (+0,1%), mentre continua la flessione del ricorso alla Cassa integrazione. Proseguono, inoltre, i segnali di crescita nel tasso dei posti vacanti, che aumenta di 0,1 punti percentuali sul trimestre precedente. In termini congiunturali si registra un aumento dello 0,3% delle retribuzioni e dello 0,7% degli oneri sociali e, quale loro sintesi, una crescita dello 0,4% del costo del lavoro.»