Per le mamme con figli fino a tre anni mantenere un posto di lavoro diventa un’impresa difficile, tanto che nel 2016 sono state 29.879 le lavoratrici madri che hanno dato le dimissioni.
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Un dato che si evince dal report pubblicato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, relazione annuale che illustra cifre allarmanti riguardo la rinuncia alla carriera di molti genitori.
Focalizzando l’attenzione sulle neomamme, 24.618 hanno lasciato il lavoro proprio a causa delle criticità inerenti la cura della prole e delle difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia.
L’analisi conferma anche una distribuzione delle convalide che corrisponde al differente tasso di occupazione inerente le diverse zone della penisola: le dimissioni convalidate dai lavoratori con figli piccoli sono state 8.850 in Lombardia, 5.008 in Veneto, 3.616 in Lazio e 3.609 in Emilia Romagna.
Tra le motivazioni che si celano dietro la scelta di lasciare il lavoro compare l’assenza di parenti di supporto, il mancato accoglimento al nido, l’elevata incidenza dei costi di assistenza del neonato.
Per quanto riguarda la posizione lavorativa delle donne che hanno rinunciato al lavoro, la maggioranza di queste ultime svolgeva un ruolo da impiegata e operaia, ma non mancano dirigenti e quadri (680 complessivamente).
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