Stop allo stipendio in contanti dal 1° luglio 2018, la retribuzione potrà essere versata solo tramite versamento sul conto corrente o pagamento diretto presso l’istituto bancario o postale. Questo cambiamento elimina la modalità di pagamento tramite contanti per datori di lavoro e committenti privati. Nel dettaglio, il pagamento delle retribuzioni dovrà essere versato con modalità e forme che escludano l’uso del contante e quindi solo attraverso istituti bancari o uffici postali. Il comma 910 della legge 205/2017 disciplina le modalità di pagamento della retribuzione, indicando le forme ammesse.
Inoltre il provvedimento fissa l’obbligo per il datore di lavoro, al momento dell’assunzione, di comunicare al centro per l’impiego competente gli estremi dell’istituto bancario o dell’ufficio postale che provvederà al pagamento delle retribuzioni al lavoratore, nel rispetto delle norme sulla privacy. I contanti possono essere utilizzati solo presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento. Se si opta per l’emissione di assegno bancario o circolare, questo consegnato direttamente al lavoratore. Tutto questo nasce per cercare di mettere fine a truffe e finte buste paga. Per i datori di lavoro che non seguono tali obblighi previsti dalla legge è prevista una sanzione pecuniaria da 5mila a 50mila euro.