Uno dei principali fornitori del governo, con contratti di appalto che vanno dallo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria alla costruzione e manutenzione di scuole e carceri , ma purtroppo fallisce. La multinazionale britannica Carillion con 43mila dipendenti in tutto il mondo, tra cui circa 20mila nel solo Regno Unito fallisce mettendo cosi a rischio migliaia di posti di lavoro e di pensioni. Ma non solo è anche presente un grosso interrogativo su una serie di importanti appalti pubblici. Il tutto per un buco nel solo fondo pensionistico di 580 milioni di sterline, questo va a mettere a rischio le pensioni dei 27.500 ex dipendenti che hanno aderito al fondo.
Un deficit assorbito dallo stato per salvaguardare così chi è già in pensione, per il futuro si parla però di tagli tra il 10 e il 20 per cento per le pensioni future. Philip Green, presidente della Carillion, ha dichiarato però di aver cercato di ristrutturare il bilancio, ma con sconfitta ha aggiunto anche che “non è stato in grado di garantire il finanziamento e il sostegno necessario al nostro business plan”. Interviene anche il governo per limitare le conseguenze del collasso di Carillion, l’esecutivo ha perfino riunito il comitato di crisi Cobra per far fronte all’emergenza, il tutto per garantire il pagamento dei salari dei molti dipendenti che operano nel settore pubblico, come gli addetti nelle pulizie degli ospedali e nelle mense scolastiche. Purtroppo però in ogni caso migliaia di lavoratori della società non avranno più uno stipendio.