Cresce nei cittadini la consapevolezza di poter esercitare un controllo diffuso sull’operato dei pubblici uffici, partecipando attivamente alla vita pubblica e mettendo in pratica quanto previsto dal FOIA, il Freedom of Information Act che dà diritto a chiunque di accedere ai dati e ai documenti della Pubblica Amministrazione.
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Come comunica il Ministero della Funzione Pubblica, l’uso del FOIA è aumentato nel terzo trimestre del 2017 con l’invio del 37% di richieste in più rispetto ai tre mesi precedenti, per un totale di 339. Ad aumentare sono anche le istanze trattate, pari a 294 e prevalentemente rivolte al Ministero dell’Istruzione, alla Presidenza del Consiglio e al Mef.
Il FOIA, introdotto in Italia con la Riforma della Pubblica Amministrazione, è in vigore dal 23 Dicembre 2016 con il D.lgs.175: complessivamente nei primi nove mesi di applicazione della normativa sono pervenute 2.068 richieste, con un’impennata del 148% solo nell’ultimo trimestre.
A livello territoriale, i cittadini più interessati al FOIA risiedono nei Comuni capoluogo situati al Nord e proprio verso questi enti sono rivolte la maggioranza di istanze, generalmente evase entro trenta giorni.
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Tra dicembre 2016 e settembre 2017, inoltre, le amministrazioni locali hanno rigettato una parte delle istanze presentate per alcune specifiche motivazioni: in caso di richiesta di dati o informazioni non posseduti oppure al fine di proteggere i dati personali, così come in presenza di interessi economici e commerciali di persona fisica o giuridica.
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