La Camera ha dato il via libera alla legge che prevede maggiori tutele nei confronti dei lavoratori, sia statali sia dipendenti di aziende private, che segnalano condotte illecite e illegittime da parte dei colleghi.
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La legge sul “Wistleblowing” prevede integrazioni rispetto alla normativa finora in vigore, consentendo al dipendente che segnala all’Anac (Autorità Nazionale anticorruzione) o all’autorità giudiziaria qualsiasi comportamento illecito di cui è a conoscenza, in ambito lavorativo, di ottenere salvaguardia da iniziative di demansionamento, licenziamento, trasferimento e altre conseguenze negative.
I datori di lavoro o gli enti “accusati”, inoltre, dovranno dimostrare la loro estraneità ai fatti segnalati, mentre a essere tutelata è anche l’identità del segnalante.
«L’approvazione in via definitiva della legge sul cosiddetto ‘whistleblowing’ – sulla tutela degli autori delle segnalazioni di reati – è un altro rilevante passo avanti del Parlamento nella lotta all’illegalità e in favore della trasparenza – ha sottolineato la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini -. Potranno essere d’ora in poi meglio garantiti coloro che, con grande senso civico, decidono di segnalare sui luoghi di lavoro comportamenti illeciti e casi di corruzione. È importante che il provvedimento abbia raccolto un larghissimo consenso tra le forze politiche, andando oltre le usuali contrapposizioni tra maggioranza e opposizione. Ed è molto positivo il fatto che la legge nasca anche dalle sollecitazioni di voci della società civile, da campagne di cittadinanza attiva che hanno trovato nelle Camere un ascolto attento.»