L’eGovernment italiano si caratterizza per numerose iniziative di crescita ma il panorama nazionale è ancora molto variegato dal punto di vista territoriale, con il 30% della popolazione che non può interagire online con la Pubblica Amministrazione locale e il solo 4% dei Comuni virtuosi dal punto di vista dei servizi digitali.
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Sono percentuali emerse dall’edizione 2016-17 del report promosso dall’Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano. A incidere in modo negativo sono la frammentazione delle iniziative di innovazione, la mancanza di un coordinamento strutturato per l’avvio di progetti e investimenti, la carenza di competenze specifiche.
La ricerca si basa sui risultati di sei diverse survey (governance dell’Innovazione, digitalizzazione dei front office e dei back office della Pubblica Amministrazione Locale, pagamenti verso la PA, processo d’acquisto negli Enti Locali, scuole e SUAP).
Il report segnala come nei primi mesi del 2017 siano stati 18 gli enti (tra Regioni e Province autonome) che hanno promosso la diffusione di PagoPA per agevolare i pagamenti elettronici verso la PA. Un altro dato riguarda l’accesso al Fascicolo del cittadino per monitorare la situazione debitoria, che avviene nel 25% dei Comuni.
Per quanto riguarda la scuola digitale, invece, il 97% usa la firma digitale e tutti gli istituti sono dotati di connessione Internet, mentre il 70% vanta un sistema di archiviazione digitale dei documenti.
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