L’Agenzia delle Entrate ha risposto a un quesito dell’Unione Nazionale Consumatori relativo alle richieste di rimborso da parte dei contribuenti che, nel 2016, hanno pagato il Canone RAI due volte non avendo presentato la dichiarazione di addebito su altra utenza, omettendo di indicare l’esistenza di un’altra utenza elettrica per l’addebito.
Chi si trova in questa situazione, spiega il Fisco, può presentare domanda per il rimborso del secondo Canone pagato: la richiesta di rimborso deve essere inviata utilizzando il codice 4 e seguendo le indicazioni segnalate dall’UNC nel comunicato stampa ufficiale del 04 marzo 2017:
«Come confermatoci dall’Agenzia delle entrate, si può presentare la richiesta di rimborso, con codice 4 e “data inizio” 1/1/2016 (non va, invece, compilato il campo “data fine”). In tal caso, la domanda di rimborso equivale alla dichiarazione sostitutiva quadro B dell’anno 2016 e consente di ottenere la restituzione del secondo canone ingiustamente pagato.»
Il Fisco invita anche i cittadini a prestare molta attenzione durante la compilazione del quadro B e del campo “data inizio”, che corrisponde al giorno di decorrenza dei presupposti: indicando la data del 2 gennaio invece del 1, ad esempio, si dovrebbe automaticamente pagare il canone semestrale di 45,94 euro.
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