Quanto è efficiente la Pubblica Amministrazione italiana? Esistono evidenti asimmetrie nella distribuzione del pubblico impiego nella penisola?
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A queste e altre domande ha risposto un nuovo report realizzato da Bankitalia, opera degli economisti Francesco D’Amuri e Cristina Giorgiantonio, volto proprio a valutare la PA sulla base di alcuni precisi parametri: personale, numero di ore lavorate e produttività relativa ai servizi anagrafici comunali, calcolata tenendo conto delle carte d’identità rilasciate, del numero di eventi inerenti il registro di stato civile e di variazioni anagrafiche.
Una evidente disparità emerge nelle zone del Centro e del Sud, come nelle aree montane, dove è maggiore il tasso di disoccupazione: tra il personale impiegato e le pratiche portate a termine esiste una evidente sproporzione, tanto da segnalare che la mobilità non funziona a dovere.
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Secondo i due economisti, infatti:
«Qualora i Comuni appartenenti al 25 per cento degli enti meno efficienti contenessero il divario di produttività, portandolo a quello rilevato nel 75 percentile, si verificherebbe una riduzione delle ore lavorate totali pari al 7,6 per cento (33 per cento nei Comuni interessati).»