Con la circolare diffusa dal Ministero dell’Interno vengono definite regole e modalità di rilascio della nuova Carta di Identità Elettronica, la CIE richiedibile a partire dal 4 luglio 2016 presso alcuni Comuni.
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Sono più di 200 i Comuni coinvolti nella sperimentazione, tra cui figurano le principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Trento, Bolzano, Trieste, Venezia, Bari e Lecce.
Gli uffici comunali preposti al rilascio del documento di identità (relativi ai Comuni coinvolti) non potranno più emettere la classica carta di identità cartacea ma dovranno rilasciare la nuova CIE, fermo restando che i documenti in possesso dei cittadini restano comunque validi fino alla scadenza.
Nei Comuni coinvolti saranno predisposte apposite infrastrutture per la raccolta dei dati e della firma autografa, così come del consenso per la donazione di organi e tessuti in caso di decesso. Ancora da definire, invece, la modalità di rilascio della CIE ai soggetti non autosufficienti e impossibilitati a recarsi in Comune.
I cittadini possono richiedere la CIE al Comune di residenza versando un costo pari a 13,76 euro: è attivo anche un portale web dedicato alla CIE e accessibile da tutti per reperire informazioni e chiarimenti. Attraverso il sito è possibile prenotare l’appuntamento con gli uffici comunali per il rilascio e la successiva consegna del documento (che avverrà di regola entro sei giorni lavorativi dalla richiesta all’indirizzo segnalato).
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Ancora in via di definizione le regole che riguardano il rapporto tra la CIE e il sistema SPID (livello di accesso 3): in ogni caso, chi è in possesso della Carta di Identità Elettronica può ottenere le credenziali SPID rivolgendosi a uno dei gestori accreditati.