Studi scientifici e parità di genere

di Teresa Barone

Pubblicato 15 Febbraio 2016
Aggiornato 9 Luglio 2021 15:08

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Discipline STEM e parità di genere: il Ministero dell?Istruzione lancia il progetto ?Le studentesse vogliono ?contare?!?.

L’11 febbraio si è celebrata la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza, il ­­­ #WomenInScienceDay volto a valorizzare le pari opportunità in ambito formativo per quanto riguarda le discipline “STEM”, vale a dire Science, Technology, Engineering, Mathematics.

=> La Buona Scuola è legge

Un evento che il Ministero dell’Istruzione – grazie al Ministro Stefania Giannini e al Sottosegretario Davide Faraone – ha pensato di promuovere anche lanciando il progetto “Le studentesse vogliono ‘contare’! Il mese delle STEM“, proprio al fine di diffondere innovazione e scienza nelle scuole tra le ragazze e i ragazzi andando oltre gli stereotipi di genere, in linea con quanto previsto dalla Legge 107 sulla Buona Scuola.

Dall’8 marzo fino all’8 aprile gli istituti scolastici potranno proporre iniziative per sensibilizzare gli studenti, mentre Enti, Fondazioni, Associazioni e Imprese possono presentare progetti attraverso la sezione dedicata attivata all’interno del portale www.noisiamopari.it, entro il 22 febbraio (possono essere pagine di sensibilizzazione, formazione, didattica specifica, attività formative per studentesse, giochi logico-matematici, concorsi, convegni e altro).

«Nella legge Buona Scuola, abbiamo inserito un comma che riguarda l’educazione al rispetto contro le discriminazioni e le violenze. Adesso aggiungiamo un tassello in più – afferma Stefania Giannini – per far sì che i ragazzi e le ragazze possano formarsi in modo libero, senza condizionamenti. Si tratta di un’azione che intende affrontare due temi molto importanti: da un lato, la necessità di favorire tra le studentesse e gli studenti lo studio e la passione per le STEM, per sviluppare sempre di più competenze in un campo, quello delle scienze e dell’innovazione tecnologica, foriero di continui sviluppi; dall’altro, innescare una modalità diversa ed efficace di lotta a uno stereotipo di genere che conduce a un divario tra maschi e femmine in questi ambiti sia interno al percorso di studi che nelle scelte di orientamento prima e professionali poi.»