Combattere il terrorismo significa anche mostrare lucidità e fare attenzione alle “false notizie? che si stanno diffondendo in seguito agli attacchi subiti dalla capitale francese, le cosiddette “bufale? che lanciano allarmi inesistenti e diventano virali soprattutto attraverso il mondo di social e delle App.
=> Terrorismo: allerta della Farnesina
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha pubblicato una nota vocale per contrastare i falsi allarmi sul terrorismo diffusi recentemente attraverso WhatsApp e in grado di alimentare paura e psicosi, causando non pochi disagi:
«Girano un sacco di bufale, messaggi strani su Facebook o Twitter, io l’ho avuto su Whatsapp, in cui qualcuno pensa di essere simpatico o divertente ma non si rende conto che suscita e crea un clima di paura e talvolta di panico: vorrei invitare tutti a non cascarci, a non farvi fregare da questo clima che qualcuno vorrebbe creare.»
Un monito preciso e doveroso che il Premier ha deciso di lanciare in seguito alla ricezione di un messaggio che annunciava un imminente attentato ai danni di Roma, rivelatosi un procurato allarme: una madre ansiosa, nel tentativo di non far uscire di casa la figlia adolescente, ha pensato bene di farla desistere informandola di un possibile attacco terroristico in realtà totalmente frutto della sua fantasia.
Una conversazione telefonica che, come accade spesso oggi, è diventata virale tanto da attivare controlli da parte delle forze dell?ordine, che hanno prontamente classificato l?allarme come fasullo comunicandolo anche attraverso la pagina Facebook dell?Agente Lisa, canale ufficiale della Polizia di Stato.
«Noi – ha sottolineato Renzi – siamo molto attenti e determinati. Ma è fondamentale che non cadiamo nella trappola di chi vuole rinchiuderci a chiave in casa e farci vivere nella paura. Stare attenti è una cosa, ma contemporaneamente non bisogna lasciare all’isteria il compito di dominare la nostra vita. I ragazzi sono molto molto più intelligenti di quello che qualcuno crede. Nessuno ci porterà via la nostra vita.»