Ammontano a 1250 euro annui le risorse sborsate da ogni famiglia per rimediare agli sprechi della Pubblica Amministrazione, denaro impiegato per acquistare beni materiali spendendo di più di quanto consentito.
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Lo sottolinea il Codacons ribadendo come, sia la PA centrale sia gli enti locali, il denaro pubblico buttato al vento riguardi soprattutto l?acquisto dei carburanti, delle attrezzature informatiche, la telefonia, fotocopiatrici e stampanti.
Il dato più eclatante, stando a quanto rivela il Codacons, riguarda proprio la spesa per le stampanti superiore del 68,2% rispetto alla stima iniziale effettuata sulla base delle tariffe comprese nelle convenzioni.
Secondo Carlo Rienzi, presidente del Codacons:
«Per questo su una spesa totale per l?acquisto di beni e servizi pari a 127 miliardi di euro annui, gli sprechi della Pubblica amministrazione arrivano a circa 30 miliardi di euro all?anno, soldi che potrebbero essere risparmiati e investiti per ridurre la pressione fiscale o sanare i conti pubblici. Gli enti pubblici usano stratagemmi per acquistare prodotti fuori convenzione, in modo da non dover sottostare ai prezzi fissati dalla Consip, pur potendo scegliere pc, stampanti e fotocopiatrici a tariffe più basse di quelle di mercato. Si tratta di un terreno torbido per il quale chiediamo una indagine approfondita da parte del ministero dell?Economia e della Corte dei conti, considerato il danno alla collettività pari a 1.250 euro a famiglia all?anno».