Donazione organi: consenso nella carta d’identità

di Teresa Barone

2 Luglio 2015 09:00

logo PMI+ logo PMI+
La propria scelta di donare di organi e tessuti in caso di morte potrà essere segnalata sul documento di identità.

A breve sarà possibile inserire sulla carta di identità il consenso, o il rifiuto, alla donazione di organi e tessuti in caso di decesso. Il Garante della Privacy ha infatti dato parere positivo alla normativa stabilita dal Ministero della Salute.

=> Protezione dati e Cloud Computing nella Sanità

La segnalazione potrà essere inserita nel documento di identità nel momento in cui se ne richiede il rilascio o il rinnovo presso il proprio Comune. Gli ufficiali dell?anagrafe saranno tenuti a registrare la dichiarazione del cittadino, inviandola poi al Sistema informativo trapianti (Sit) che provvederà a registrarla in un’unica banca dati, consultata dai centri per i trapianti.

La donazione degli organi rappresenta una scelta e non è un obbligo per i cittadini, che potranno sempre modificare la propria decisone a riguardo segnalandola presso le Asl, le aziende ospedaliere, i Comuni o i Centri regionali per i trapianti.

Il Garante ha ribadito infatti che:

«L?esigenza di informare il cittadino della possibilità di modificare in qualsiasi momento la dichiarazione annotata sulla carta di identità, evidenziandogli anche i diritti riconosciuti dal Codice privacy.»

Da parte dell?autorità per la tutela dei dati personali arrivano anche precisazioni relative alla gestione dei dati, sottolineando la necessità di:

«Migliorare e rendere più sicure le modalità tecniche di trasmissione dei dati tra Comune e Sistema informativo trapianti, nonché di ridurre il numero di informazioni trasmesse (tra le quali i dati personali dell’operatore che raccoglie la dichiarazione), sostituendole con l’indicazione della sede e dello sportello comunale.»