Un?altra rivoluzione potrebbe toccare da vicino il mondo della scuola, anche se questa volta si parla della sospensione dell?attività didattica durante i mesi estivi.
A lanciare una proposta innovativa è il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti intervenendo nel corso di un convegno dedicato ai Fondi UE: i tre mesi di vacanza concessi dalla scuola italiana sarebbero eccessivi, tanto che si potrebbe ipotizzare di ridurli a una mensilità sfruttando il resto del periodo per favorire la formazione degli studenti.
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Un tentativo di creare un legame stretto tra istruzione e mondo del lavoro (già previsto dalla Riforma della Scuola che istituisce pacchetti di ore di alternanza negli ultimi tre degli istituti tecnici, professionali e licei).
Una proposta che sembra trovare il favore del Ministro Stefania Giannini, che in linea generale ha affermato:
«Le dichiarazioni del ministro Poletti sono condivise nel Governo e i temi che tocca sono stati oggetto di analisi anche nel lavoro sul Ddl Scuola. Il valore formativo del lavoro è centrale nell?impianto de La Buona Scuola, al punto che investiamo 100 milioni all?anno (quasi dieci volte l?investimento passato) per portare le ore di alternanza negli ultimi 3 anni a 400 nei tecnici e professionali e 200 nei licei. Per farlo, all?articolo 4 comma 3 prevediamo esplicitamente che l?alternanza può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche. Fare esperienza di lavoro durante la scuola è utile non solo per diminuire la dispersione e facilitare l?inserimento immediato nel mondo del lavoro, ma anche per orientare le scelte di chi andrà all?università».
Un parere favorevole arriva anche dal sottosegretario Gabriele Toccafondi:
«Le parole del Ministro Poletti sono positive e vanno guardate con interesse si potrebbe pensare a un periodo delle vacanze estive, le ultime tre settimane di giugno per esempio, in cui fare stage lavorativi seguiti da tutor».
Se per il Moige le lunghe vacanze concesse agli studenti in Italia (le più lunghe d?Europa) rischiano di vanificare gli sforzi d?apprendimento, non la pensa così Massimo Di Menna, segretario generale UIL Scuola:
«I ragazzi italiani passano a scuola è allineato con quello degli altri Paesi europei. Il tempo delle vacanze scolastiche è dunque lo stesso, seppur distribuito in modo diverso da paese a paese. Questo significa che non abbiamo un surplus di vacanze».