Le Forze di Polizia italiane saranno ridotte da cinque a quattro, con la riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato annunciata dal Ministro Marianna Madia e dal Premier Matteo Renzi, che in occasione della cerimonia di inaugurazione dell?Anno accademico 2015 della Scuola Superiore di Polizia ha affermato:
«Dopo la fine della riforma della Pubblica amministrazione è difficile che siano ancora cinque le forze di polizia. Stiamo lavorando a un pezzo di riforma che riguarda anche voi».
La Riforma della Pubblica Amministrazione, quindi, potrebbe portare anche l?assorbimento del Corpo Forestale nelle altre forze che rimarranno attive. Nel piano redatto dal Commissario Carlo Contarelli, incaricato di programmare la Spending Review, si era già parlato di una riorganizzazione delle Forze di Polizia per «evitare sovrapposizioni di competenze e di favorire la gestione associata dei servizi strumentali», fermo restando la necessità di garantire «gli attuali livelli di presidio dell’ambiente e del territorio e la salvaguardia delle professionalità esistenti.»
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Il CFS manterrebbe le funzioni di tutela ambientale e alimentare (sono circa 1200 le strutture attive attualmente, con esuberi che caratterizzano soprattutto il Centro Sud mentre al Nord si segnalano non poche carenze), ma a restare attive sarebbero a tutti gli effetti solo Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Penitenziaria.
Per quanto riguarda la Polizia Provinciale, si parla di una possibile esclusione dagli accorpamenti-assorbimenti come richiesto dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Una scelta che sta destando numerose polemiche, alcune delle quali riguardano le conseguenze per quanto concerne la tutela ambientale e i costi dovuti alla riorganizzazione (si parla delle nuove divise, dei costi dei mezzi e delle spese per la formazione).