Il Garante della Privacy ha detto si al primo decreto attuativo della normativa che regola l?introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico: un?approvazione che contiene precisazioni per tutelare i cittadini e garantire una condivisione consapevole delle informazioni sanitarie diffuse in modalità digitale.
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Il Garante, infatti, sottolinea che i pazienti devono essere sempre informati e consultati per verificare il loro consenso alla gestione dei dati sanitari attraverso il FSE, che per il Ministero della Salute ha l?obiettivo di “fornire ai medici, e più in generale ai clinici, una visione globale e unificata dello stato di salute dei singoli cittadini?, rappresentando “il punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici afferenti al cittadino, generati dai vari attori del Sistema Sanitario Nazionale?.
Saranno i pazienti a decidere se acconsentire all?inserimento delle proprie informazioni cliniche all?interno del Fascicolo, dando o meno il consenso per finalità di cura o per semplice monitoraggio.
In mancanza di consenso il FSE deve restare vuoto e inaccessibile: solo previo consenso del diretto interessato, inoltre, il Fascicolo potrà contenere informazioni definite sensibili e relative, ad esempio, a eventuali violenze subite, uso di sostanze stupefacenti, interruzioni volontarie di gravidanza, sieropositività.
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L?accesso al FSE da parte degli operatori del SSN, inoltre, dovrà essere sempre tracciabile e limitato a un lasso di tempo definito a priori: il Garante dovrà essere avvisato nel caso in cui i dati trattati subiscano violazioni.