La riforma della PA annunciata dal Premier Matteo Renzi e dal Ministro Marianna Madia prende forma, e chiama a rapporto dipendenti statali, sindacati, dirigenti pubblici e cittadini, invitati a segnalare proposte e opinioni attraverso la casella email rivoluzione@governo.it.
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L?attivazione dell?account, dal 30 aprile al 30 maggio, precede la vera e propria discussione della riforma in sede di Consiglio dei Ministri programmato per il 13 giungo. In pratica 40 giorni dedicati al confronto e alla partecipazione di coloro che vorranno far pervenire la loro opinione.
Tre le parole chiave che compongono il leitmotiv della riforma: capitale umano, innovazione, tagli alle strutture non necessarie: «Non c’è un tema di esuberi” ha dichiarato Renzi. “La pubblica amministrazione italiana ha una media tra lavoratori e cittadini uguale a quella degli altri paesi europei, anzi è minore di Francia e Inghilterra. I risparmi non li facciamo eliminando i singoli dirigenti, ma se si accorpano enti e sedi si risparmia molto di più che non con l’esubero.»
Se i dirigenti della PA diventeranno licenziabili, per i dipendenti non si parla di tagli ma di mobilità obbligatoria, favorendo lo spostamento dei lavoratori statali da un ente a un altro in caso di esubero. Per quanto riguarda la tanto discussa staffetta generazionale, invece, le intenzioni del Governo non sono state ancora chiarite anche a causa del mancato confronto con i sindacati che probabilmente avrà luogo entro la fine del mese.
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Una grande novità è data dall?introduzione del PIN del cittadino, un sistema di accesso ai servizi pubblici semplificato e innovativo basato su un unico codice individuale.