Ammonta a circa 100mila il numero delle App per smartphone e tablet che consentono di monitorare il proprio stato di salute, sia che si tratti di verificare la forma fisica e i chilometri percorsi sia di misurare la pressione sanguigna in qualsiasi momento della giornata.
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Le iniziative nell?ambito della sanità mobile (mHealth) non mancano e sono destinate a crescere nel futuro (2,4 miliardi di persone entro il 2017 faranno uso di Applicazioni sanitarie installate sul proprio device mobile), tuttavia questo tipo di innovazione porta con se numerosi quesiti in materia di tutela della privacy e sicurezza dei dati sensibili.
In tema di sanità mobile la UE ha avviato una consultazione pubblica, aperta fino al 3 luglio 2014, finalizzata a coinvolgere sia gli operatori sanitari sia gli sviluppatori di App, così come i produttori di dispositivi mobili e gli stessi cittadini, invitati a segnalare proposte e idee per promuovere nuove iniziative di mHeath e risolvere le criticità esistenti.
Lo sviluppo e la diffusione di App mobile volte a favorire la salute rappresentano non solo un?opportunità di risparmio ma anche una efficace strategia di prevenzione, come sottolinea Neelie Kroes, Vicepresidente e Commissaria responsabile per l?Agenda digitale: «La sanità mobile permetterà di ridurre il numero di visite costose in ospedale, di coinvolgere i cittadini nella gestione della propria salute e del proprio benessere e di promuovere la prevenzione. Inoltre, presenta opportunità da sogno per il fiorente comparto economico delle App e per gli imprenditori in questo campo. Personalmente porto già un braccialetto al polso che misura quanto movimento faccio ogni giorno: come vedete, sono già una fan della sanità mobile. Vi invito a rispondere alla consultazione mandandoci idee e proposte che aiutino l?UE a diventare un leader mondiale in questo settore affascinante.»