Il 37% degli italiani non usa, e non ha mai usato, né il pc né Internet: una percentuale notevole sebbene indicativa di una leggera crescita del livello di alfabetismo scientifico nella penisola, dove quattro individui su dieci appartengono alla categoria del “tecnoesclusi?.
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Sono cifre che arrivano direttamente dalla decima edizione speciale dell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2014 realizzato da Observa Science in Society, pubblicazione curata da Massimiano Bucchi dell’Università di Trento e da Barbara Saracino dell’Università di Firenze.
L?Annuario, che raccoglie i report Eurostat del 2012, sottolinea lo stato di arretratezza dell?Italia rispetto alla media europea (si parla di 2 tecnoesclusi su 10). Secondo la curatrice Barbara Saracino i dati: «Fanno emergere un’Italia che solo in una fascia specifica della popolazione, cioè i giovani under 40, accede alle nuove tecnologie, mentre registra un gap tecnologico ancora forte nelle fasce di età fra i 45-60 anni.»
Stando alle cifre dell?Annuario, inoltre, il popolo rosa è maggiormente lontano dalle tecnologie rispetto al sesso forte, conseguenza anche delle maggiori difficoltà di accesso al mondo del lavoro.
Responsabile del gap italiano, tuttavia, sarebbe non tanto l?assenza di una cultura scientifica quanto «La fragilità di una cultura della scienza e della tecnologia nella società, di una cultura che sappia discutere e valutare i diversi sviluppi e le diverse implicazioni della scienza e della tecnologia evitando le opposte scorciatoie della chiusura pregiudiziale e dell’aspettativa miracolistica.»
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È sempre la ricercatrice a mettere in evidenza la necessità di coinvolgere nella digitalizzazione una buona fetta della popolazione, soprattutto i soggetti non più giovanissimi e in difficoltà nel comprendere e sfruttare al meglio tutte le risorse della Rete.