Se la quantità di rifiuti elettronici pro capite prodotta nel 2012 ammonta a 18 kg, solo il 30% è stata smaltita correttamente, mentre per sette RAEE su dieci il destino è stato ben diverso. Stando a queste cifre, si allontana inevitabilmente l?obiettivo comunitario stabilito per il 2019, pari a una media di 12 kg per abitante.
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Da Ecolight, il consorzio nazionale che dal 2004 si occupa della gestione dei rifiuti elettronici, arriva un prontuario finalizzato ad agevolare lo smaltimento dei RAEE in modo corretto, tre regole da seguire per garantire il rispetto dell?ambiente e facilitare il riutilizzo dei materiali, come sottolinea il direttore generale Ecolight Giancarlo Dezio:
«È bene non dimenticare che i RAEE sono rifiuti speciali il cui conferimento è regolamentato dalla legge. Inoltre, da un loro corretto trattamento è possibile ricavare importanti materie prime seconde – come plastica, vetro e metalli – che possono essere utilizzate nella creazione di nuovi prodotti».
La prima direttiva diffusa da Ecolight ricorda di portare i propri rifiuti elettronici in una delle 3.648 isole ecologiche nate appositamente per la raccolta differenziata dei RAEE, accertandosi di collocare il rifiuto all?interno del contenitore giusto (R1 frigoriferi, R2 lavatrici e forni, R3 televisori e monitor, R4 piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo, R5 sorgenti luminose neon e a risparmio energetico.
Il consorzio ricorda, inoltre, che acquistando un nuovo apparecchio elettronico è sempre possibile consegnare l?usato direttamente presso il negozio: il meccanismo “Uno contro Uno? è gratuito per il consumatore anche nel caso in cui si scelga la consegna a domicilio della nuova apparecchiatura elettronica.
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Per le imprese e per i liberi professionisti, inoltre, esiste la possibilità di affidarsi al servizio di raccolta Ecolight in tutta la penisola.