Solo il 7,5% degli italiani ritiene sufficienti le attuali regole che garantiscono la tutela dei dati personali su Internet: una percentuale che mostra un notevole scetticismo, celando anche una scarsa conoscenza degli strumenti utilizzabili per tutelarsi anche in Rete.
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È il Censis a rivelare queste cifre nel corso della presentazione del rapporto dedicato a “Il valore della privacy nell’epoca della personalizzazione dei media?, documento che illustra anche come oltre la metà degli italiani, il 54%, vorrebbe regole più severe soprattutto in materia di “diritto all?oblio?, rendendo possibile e legittima la cancellazione dal Web delle informazioni personali relative al passato (compresi commenti e immagini) che a distanza di tempo potrebbero compromettere la propria reputazione, soprattutto se non più indispensabili per garantire il diritto di cronaca.
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Allo stesso tempo, tuttavia, il Censis rivela una scarsa dimestichezza con gli strumenti di fatto disponibili per difendere la propria privacy in Rete, tanto che solo poco più del 40% degli utenti in grado di settare al meglio le impostazioni di visibilità all?interno dei social network per limitare la diffusione dei contenuti.